By browsing this website, you acknowledge the use of a simple identification cookie. It is not used for anything other than keeping track of your session from page to page. OK
1

Il lavoro “a chiamata” e le piattaforme online della collaborative economy: nozioni e tipi legali in cerca di tutele

Bookmarks
Article

Aloisi, Antonio

Labour & Law Issues

2016

2

2

17-56

crowd work ; self employment ; digital economy ; sharing economy ; labour law ; labour market reform ; secondment

Italy ; Spain ; United Kingdom

Employment

https://labourlaw.unibo.it/

Italian

Bibliogr.

"L'articolo offre un quadro delle più recenti tendenze del mercato del lavoro legate all'economia digitale. Sono passati in rassegna il crowd-employment e il lavoro a chiamata via piattaforma online, articolazioni flessibili della prestazione presso operatori digitali che facilitano l'incontro di domanda e offerta di lavoro. Al fine di inquadrare i servizi resi dalle piattaforme in una cornice legislativa nazionale e sovranazionale, si descrivono le prime iniziative regolatorie in materia (specificatamente, la Comunicazione sulla Collaborative Economy della Commissione Europea e la proposta di legge italiana sulla Sharing Economy). Si renderà conto della giurisprudenza che si è sviluppata nei confronti del servizio di mobilità condivisa Uber, analizzando in particolare il caso spagnolo, quello italiano e, da ultimo, quello britannico.
Ci si rivolgerà con occhio critico all'armamentario lavoristico per valutarne l'eventuale obsolescenza ovvero apprezzarne l'attualità. Si descriveranno per sommi capi gli sviluppi dell'antico dibattito sulla necessità di attrezzare nuove categorie (ad esempio, un tertium genus tra lavoro autonomo e lavoro subordinato) per rispondere alle esigenze di un mercato in trasformazione. La pluridecennale esperienza italiana della parasubordinazione, pur nella sua “peculiare anomalia”, rappresenterà il metro di paragone: se ne tratteggerà l'evoluzione, per concentrare l'attenzione sul portato del comma 1 dell'art. 2 del d.lgs. 81/2015 (i.e. le collaborazioni organizzate dal committente).
Infine, si avanzerà una proposta di disciplina della cosiddetta “gig-economy”, tentando una riconciliazione tra le formule contrattuali atipiche e l'apparato normativo vigente, con particolare riferimento agli innesti legislativi introdotti dal pacchetto del “Jobs Act”. In particolare, s'individuerà una buona soluzione di politica del diritto nel processo di estensione automatica degli effetti dello statuto protettivo tipico della subordinazione ai lavoratori economicamente o organizzativamente dipendenti."

Digital



Bookmarks