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Libro Bianco sull'esposizione a nanomateriali ingegnerizzati e gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori

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Book

lstituto Nazionale Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro, Roma

Iavicoli, Sergio

INAIL - Roma

2011

235 p.

exposure assessment ; glossary ; health impact assessment ; occupational safety and health ; risk assessment ; nanomaterials ; nanotechnology

Italy

Technology

http://www.ispesl.it/nanotecnologie

Italian

Bibliogr.

"Nell'introduzione del Libro Bianco si ricorda che le nanotecnologie troveranno applicazione in molti ambiti della vita e del lavoro "rendendo possibili forti innovazioni, pertanto sorge la necessità di fornire all'industria ed alla ricerca gli strumenti adatti per lo sviluppo e l'utilizzo responsabile e sostenibile di tali tecnologie. Inoltre, risulta essenziale avere a disposizione sistemi di misura validi e protocolli di valutazione basati su standard di indubbia certezza".
Sono infatti molti i luoghi di lavoro dunque interessati dalla problematica relativa alle esposizioni a nanomateriali (NM) e nanoparticelle (NP): "dai settori di produzione a quelli caratterizzati dalla presenza di cicli di lavorazione o processi durante i quali particelle di dimensioni nanometriche vengono rilasciate in maniera occasionale come sottoprodotti di reazioni termiche e chimiche".
Ricordiamo che la definizione di nanotecnologia utilizzata nel libro si riferisce ai "materiali alla nanoscala intenzionalmente prodotti in laboratorio o a livello industriale. Questi nanomateriali sono detti ‘ingegnerizzati' escludendo, quindi, tutto il particolato esistente in natura (il particolato proveniente dagli incendi delle foreste, o i particolati biologici, ecc.) e tutto quello che proviene in modo casuale da prodotti dell'uomo (dai motori diesel, dagli impianti energetici, ecc ), sebbene rientri comunque nella scala dimensionale compresa tra 1 e 100 nm" (il nanometro è la miliardesima parte del metro).
Il documento dedica un capitolo agli effetti sulla salute dei nanomateriali ingegnerizzati e ricorda che "studi epidemiologici ed informazioni riguardanti gli effetti tossici dei nanomateriali (NM) su popolazioni esposte non sono ancora disponibili. La quasi totalità degli studi, infatti, è stata effettuata o su sistemi in vitro o su animali da laboratorio (principalmente topi) e le informazioni relative agli effetti su organi e apparati sono a volte estrapolate dai risultati ottenuti a livello cellulare".
E "gli studi prodotti negli ultimi anni hanno evidenziato potenziali effetti genotossico-ossidativi e citotossici a livello cellulare ed effetti respiratori, cutanei, neurotossici, cardiovascolari, immunologici, causati da NM". Molti studi hanno riportato in particolare che il polmone rappresenta il "principale organo bersaglio degli effetti tossici dei NM".
Visto il loro sempre più diffuso impiego industriale i nanomateriali "possono comportare nuovi rischi di esposizione ad un numero sempre crescente di lavoratori" e per questo motivo i NM sono stati inseriti nella strategia comunitaria sulla salute e sicurezza sul lavoro come argomento su cui lavorare nel contesto dell'identificazione dei rischi nuovi ed emergenti."

Digital



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