Esposizione professionale a distruttori endocrini: stato dell'arte
Papaleo, Bruno ; Caporossi, Lidia ; Chiovato, Luca ; Imbriani, Marcello ; Signorini, Stefano ; De Rosa, Mariangela ; Ferrari, Massimo ; Pera, Alessandra
Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia
2004
26
3
171-179
chemicals ; dioxins ; endocrine disrupters ; epidemiologic study ; exposure ; methodology ; pesticides ; phenol ; phthalates ; risk assessment ; styrene
Occupational safety and health
Italian
Bibliogr.;[Internet download]
"La ricerca degli effetti sulla salute umana dell'esposizione a "distruttori endocrini" è un punto focale nella comunità scientifica, sia europea che internazionale, per l'estrema distribuzione di questi contaminanti negli ambienti di vita e di lavoro e per le conseguenze che una tale esposizione può determinare sia sulla salute fisica che psicologica dei soggetti. Viene presentato un quadro generale degli studi condotti finora riguardo a specifiche esposizioni professionali che coinvolgono singole sostanze chimiche (bis-fenolo A, stirene,…) o gruppi omogenei di tossici (pesticidi, metalli, diossine, ftalati,…). Seppur nella notevole diversità delle vie di esposizione e dei meccanismi tossici di azione, nonché nella difficoltà di definire con accuratezza la condizione di esposizione lavorativa, si evidenziano correlazioni significative tra la potenziale dose e gli effetti registrati che necessitano di studi più approfonditi. In particolare ancora sono fortemente discusse le metodologie epidemiologiche applicate, che si ritiene sovrastimino l'esposizione; la "misura" o l'accurata descrizione delle condizioni espositive risulta l'elemento critico di tutto il processo, che si sta cercando di ottenere con l'applicazione di procedure standardizzate e di test statistici, dando delle indicazioni di massima per la definizione di un protocollo di valutazione del rischio nell'esposizione professionale. Gli studi condotti finora si sono orientati alla valutazione degli effetti sul sistema riproduttivo,maschile in particolare; considerata però l'ampia gamma di equilibri e sistemi in cui i distruttori endocrini possono intervenire è stato richiesto un maggiore impegno da parte della comunità internazionale per lo sviluppo di ricerche che investighino gli effetti su altri organi del sistema endocrino (primo fra tutti la tiroide), nonché sul sistema immunologico e su quello neurologico."
(Riassunto degli autori)
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