Documents Costa, Giuseppe 9 results

"One of the most controversial explanations of class inequalities in health is the health selection hypothesis or drift hypothesis which suggests there is a casual link between the health status of individuals and their chances of social mobility. This study tries to answer three related questions: (a) to what extent does health status influence the chances of intra-generational mobility of individuals? (b) what is the impact on health inequalities of the various kinds of social mobility (both mobility in the labour market and exit from employment)? (c) to what extent does health-related intra-generational social mobility contribute to the production of health inequalities? ..."

"Background:The construction industry is at the top of the list of priorities for surveillance and research, although it is often difficult to perform detailed analysis of the risk factors. In mid-2002, construction work started on the Torino to Novara high-speed railway line. A Regional Epidemiological Observatory developed a standardized data collection system that provided a rare opportunity for researchers in Italy to analyze risk factors for occupational injury in a large cohort of workers involved in a single major construction project. The aim of this study is to describe the characteristics of a cohort of workers employed at construction sites of the high-speed Torino to Novara railway between 2003 and 2005, analyze the main determinants of occupational injury risk and estimate incidence rates.Methods:Frequency rates of occupational injury were calculated by characteristics of workers and firms and relative risks were estimated using a Poisson model.Results:Annual injury incidence decreased over the period and was higher than the Italian construction industry rate. The risk was highest among workers performing the least skilled jobs and with the shortest contracts. Moreover the risk was higher in large enterprises.Conclusions:Although calculated within a specific context, the results provide information applicable to all construction sites. The high risk of occupational injury associated with short-term contracts suggests, at such large and long-term construction sites, to engage workers on a permanent basis for the duration of the construction project."

"BACKGROUND: The magnitude of educational inequalities in mortality avoidable by medical care in 16 European populations was compared, and the contribution of inequalities in avoidable mortality to educational inequalities in life expectancy in Europe was determined.METHODS: Mortality data were obtained for people aged 30-64 years. For each country, the association between level of education and avoidable mortality was measured with the use of regression-based inequality indexes. Life table analysis was used to calculate the contribution of avoidable causes of death to inequalities in life expectancy between lower and higher educated groups.RESULTS: Educational inequalities in avoidable mortality were present in all countries of Europe and in all types of avoidable causes of death. Especially large educational inequalities were found for infectious diseases and conditions that require acute care in all countries of Europe. Inequalities were larger in Central Eastern European (CEE) and Baltic countries, followed by Northern and Western European countries, and smallest in the Southern European regions. This geographic pattern was present in almost all types of avoidable causes of death. Avoidable mortality contributed between 11 and 24% to the inequalities in Partial Life Expectancy between higher and lower educated groups. Infectious diseases and cardiorespiratory conditions were the main contributors to this difference.CONCLUSIONS: Inequalities in avoidable mortality were present in all European countries, but were especially pronounced in CEE and Baltic countries. These educational inequalities point to an important role for healthcare services in reducing inequalities in health."

"Le attività di ricerca in Europa sulle diseguaglianze sociali nella salute sono classificabili in tre principali filoni di interesse scientifico. Il primo è dedicato al loro monitoraggio attraverso l'uso di dati comparativi; il secondo è mirato all'analisi approfondita dei meccanismi di generazione, privilegiando una prospettiva attenta ai percorsi di vita; il terzo filone di interesse è concentrato sulla concettualizzazione e sulla documentazione dell'impatto di politiche di contrasto delle disuguaglianze sociali nella salute."

"Le disuguaglianze professionali nella speranza di vita, osservate in Italia finora solo a livello di aree metropolitane negli anni Novanta, hanno sollevato dubbi circa l'equità attuariale degli effetti distributivi dell'attuale sistema contributivo di stima dei benefici pensionistici.I risultati preliminari di uno studio condotto su un campione della popolazione lavorativa italiana del settore privato mostra, per la prima volta a livello nazionale, l'esistenza di disuguaglianze significative nella speranza di vita negli anni Duemila a svantaggio delle carriere professionali con meno reddito e qualifica operaia; questo viene corroborato da analoghi risultati ottenuti aggiornando agli anni Duemila l'osservazione dello Studio longitudinale torinese.Il presente studio suggerisce che, per ragioni di equità attuariale, l'algoritmo di stima dei benefici pensionistici della riforma Dini potrebbe incorporare la dimensione delle differenze di speranza di vita per carriera lavorativa."

"Con la crisi, hanno perso l'occupazione molte lavoratrici e lavoratori stabili e qualificati, in età centrali, con carichi familiari, che sono state spinte verso condizioni di incertezza e rischi di povertà. In questo quadro, la ricerca si è focalizzata sull'esperienza del licenziamento e sui meccanismi attraverso i quali incide sulla salute e sulle capacità di reazione e attivazione delle persone. Si è osservato il ruolo capacitante delle relazioni con le persone e le istituzioni, al fine di superare il momento critico e rientrare nel circuito del lavoro. Il disegno della ricerca ha previsto una survey e un'indagine qualitativa. La survey è stata condotta con un questionario postale semi-strutturato cui hanno risposto circa 300 soggetti, inviato all'universo di persone adulte (30-45 anni), estratte dall'archivio delle Comunicazioni Obbligatorie della Provincia di Torino, impiegate a tempo indeterminato, licenziate contro la loro volontà nel primo semestre del 2013, rimaste senza lavoro per i successivi 18 mesi. Sono stati inoltre realizzati sul medesimo campione 8 focus group e 20 interviste. La salute mentale auto-percepita è stata misurata attraverso l'indice SF12. I risultati sono stati quindi confrontati con quelli elaborati dall'ISTAT su occupati e disoccupati di pari età in Piemonte. L'analisi dei meccanismi sociali e del ruolo dei differenti fattori che secondo la teoria hanno effetti sulla salute - carenza di risorse economiche, crisi del ruolo sociale, peggioramento delle relazioni, ecc. - è stata condotta con un approfondimento sulle relazioni sociali sia attraverso il questionario, sia con i focus e le interviste. La discussione dei risultati evidenzia gli effetti del licenziamento sulla salute, significativamente più seri di quelli della disoccupazione, almeno nel breve-medio periodo, e mostra come le relazioni sociali abbiano un ruolo fondamentale, perché le persone precipitano spesso nell' isolamento e si sentono abbandonate dalle istituzioni. In questa luce, politiche orientate a creare e mantenere relazioni sociali capacitanti parrebbero necessarie."