"L'articolo esamina come sono cambiate le risorse di potere, i compiti e le politiche delle Federazioni sindacali europee (Etuf) nel corso della crisi finanziaria iniziata nel 2007/2008. L'analisi dimostra che nessuno dei due scenari estremi ipotizzabili si è concretizzato: le tendenze alla ri-nazionalizzazione non hanno bloccato la cooperazione sindacale transnazionale o eroso la capacità d'azione degli Etuf; né le maggiori esigenze di solidarietà transnazionale hanno portato a un'intensificazione della cooperazione transnazionale sotto l'ombrello degli Etuf. Ciò che possiamo osservare, invece, sono solo cambiamenti graduali che si verificano nel tempo e che variano a seconda dei settori politici; di conseguenza, rispetto al periodo precedente la crisi, lo stato attuale dell'Etuf può essere definito complessivamente come statu quo ante. L'articolo, tuttavia, mostra anche che l'indebolimento parziale delle risorse di potere nazionale e la tendenza ad una maggiore eterogeneità degli interessi sindacali nazionali hanno oggi reso la formulazione di strategie europee comuni ancora più difficile che in passato.

THE EUROPEAN TRADE UNIONS FEDERATIONS: ROLE, POWER, RESOURCES AND PERSPECTIVE
The article examines how the European Trade Union Federations' (Etufs) power resources, tasks and policies changed in the course of the financial crisis which started in 2007/2008. The analysis illustrates that neither of the two conceivable extreme scenarios have materialised: re-nationalisation trends did not block transnational trade union cooperation or erode the Etufs' capacity to act; nor did increased transnational solidarity requirements lead to intensified transnational cooperation under the umbrella of the Etufs. What we can observe instead are only gradual changes occurring over time and varying by policy area; hence, compared to the pre-crisis period, the Etufs' current state can be characterized as statu quo ante overall. The article, however, also shows that partially weakened national power resources and a trend towards an increased heterogeneity of national trade union interests have made the formulation of joint European strategies even more difficult today than in the past. "

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