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Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia - vol. 26 n° 2 -

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia

"Il fenomeno "mobbing" è studiato scientificamente da circa 20 anni; in questo periodo i ricercatori hanno progressivamente elaborato e proposto spiegazioni sempre più complesse, evidenziando l'inadeguatezza di ipotesi monocausali. Nonostante i tentativi di definizione e approfondimento appare indispensabile condurre ulteriori indagini, soprattutto in una prospettiva di misurazione e quantificazione. Lo studio propone un modello di valutazione e una procedura per la quantificazione del mobbing e delle caratteristiche di personalità ad esso associate. Tale modello è stato sperimentato su una casistica ambulatoriale relativa a 29 soggetti (19 maschi, 10 femmine) che lamentavano una condizione di disagio lavorativo. Ponendo particolare attenzione all'anamnesi lavorativa e alle caratteristiche del contesto di lavoro, si è giunti a una psicodiagnosi (DSM IV-asse I) per 27 di essi: 14 casi di disturbo d'ansia generalizzato, 6 soggetti con disturbo depressivo, 1 disturbo distimico, 1 disturbo post-traumatico da stress, 2 casi di disturbo dell'adattamento, 3 soggetti con disturbo di personalità. Nonostante il numero di soggetti esaminati sia limitato, il modello proposto sembra poter essere utilizzabile nella pratica clinica."
(Riassunto degli autori)
"Il fenomeno "mobbing" è studiato scientificamente da circa 20 anni; in questo periodo i ricercatori hanno progressivamente elaborato e proposto spiegazioni sempre più complesse, evidenziando l'inadeguatezza di ipotesi monocausali. Nonostante i tentativi di definizione e approfondimento appare indispensabile condurre ulteriori indagini, soprattutto in una prospettiva di misurazione e quantificazione. Lo studio propone un modello di valutazione e ...

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Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia - vol. 26

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia

"Il mobbing, che costituisce un fenomeno non ancora chiaramente definito, è descritto nelle sue diverse tipologie. Viene riportata l'attività dell'ambulatorio, istituito presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia, frutto della collaborazione tra medici del lavoro e psichiatri. La popolazione esaminata è costituita da una lieve prevalenza di uomini (51,3%) rispetto alle donne (48,6%) con età media intorno ai 42 anni, con un'incidenza di impiegati del 71,6% rispetto al 28,4% degli operai. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad anamnesi lavorativa prima di essere inviati a visita psichiatrica e test psicodiagnostici. I dati emersi evidenziano un Disturbo dell'Adattamento nel 55,4% dei casi, il 40,5% è affetto da patologie psichiatriche, il 4,1% dei pazienti non presentano patologie psichiche. Nel 49% dei casi è stato possibile rilasciare una certificazione di compatibilità con il mobbing. Tuttavia si ritiene che sia necessario un collegamento con il medico competente. Si auspica inoltre la necessità dell'emanazione di una specifica normativa."
"Il mobbing, che costituisce un fenomeno non ancora chiaramente definito, è descritto nelle sue diverse tipologie. Viene riportata l'attività dell'ambulatorio, istituito presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia, frutto della collaborazione tra medici del lavoro e psichiatri. La popolazione esaminata è costituita da una lieve prevalenza di uomini (51,3%) rispetto alle donne (48,6%) con età media intorno ai 42 anni, con un'incidenza di ...

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American Journal of Industrial Medicine - vol. 38 n° 6 -

American Journal of Industrial Medicine

Background From the viewpoint of the clinical neuropsychologist, it is not evident if the detection of solvent induced toxic encephalopathy (TE) could be optimized by a modification of the traditional test batteries, adding tests covering new dimensions or monitoring further functional domains. Methods To clarify this issue, TE patients were re-examined with (a) the tests traditionally used in screening for TE and (b) some tests hitherto less utilized within neurotoxicology, involving complex attention and frontal lobe functioning. Results The results do not indicate that tests of the latter category would be more sensitive to TE than the tests traditionally used. Using an optimized core battery, compiled of tests from both categories, the sensitivity and specificity levels reached a maximum of around 0.7 when using as criterion the reproduction of a subnormal test profile (TE type 2B). Conclusions A combination of several traditional and a few newer tests is suggested to optimize the detection of TE. Repeated assessments over time are also recommended.
Background From the viewpoint of the clinical neuropsychologist, it is not evident if the detection of solvent induced toxic encephalopathy (TE) could be optimized by a modification of the traditional test batteries, adding tests covering new dimensions or monitoring further functional domains. Methods To clarify this issue, TE patients were re-examined with (a) the tests traditionally used in screening for TE and (b) some tests hitherto less ...

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13.04.3.3-24999

Taylor & Francis

"Work related musculoskeletal disorders (WRMSDs) are the leading cause of worker impairment, disability, compensation costs and loss of productivity in industrialized countries. The aging of the workforce and the increased diffusion of physically demanding jobs contribute to the widespread concern about musculoskeletal disorders.
The effective prevention of work related musculoskeletal disorders needs a multidisciplinary approach, drawing together experience from backgrounds in engineering, mechanics, physiology, occupational medicine and psychology; all considered in the context of ergonomics.
This book is a collection of lectures on both back and upper limb musculoskeletal disorders presented at an International Course sponsored by the Nordic Institute for Advanced Training in Occupational Health (NIVA), and the University of Bologna in September 1999. The lectures were given by renowned international researchers on the subject and therefore the book provides a comprehensive overview of all critical issues related to musculoskeletal disorders at work. The book forms an update to the latest research in the field and will interest a wide range of professionals and researchers in ergonomics as well as in the fields from which the material is drawn.
The book covers the main topics addressed in dealing with occupational ergonomics including:
"occupational biomechanics
* physiology
* epidemiology
* psychosocial issues
* medical diagnosis and management
* ergonomic solutions"
"Work related musculoskeletal disorders (WRMSDs) are the leading cause of worker impairment, disability, compensation costs and loss of productivity in industrialized countries. The aging of the workforce and the increased diffusion of physically demanding jobs contribute to the widespread concern about musculoskeletal disorders.
The effective prevention of work related musculoskeletal disorders needs a multidisciplinary approach, drawing ...

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