"Il primo tenta di spiegare la posizione del marxismo sulla questione femminile, tratteggiando l'evoluzione della questione femminile in Italia a partire dall'inizio del secolo. Spesso si tace sul dibattito acceso su questo tema all'interno del partito socialista e in particolare i temi polemici sollevati dall'Ordine Nuovo di Gramsci e da Camilla Ravera. Quelle battaglie, che indubbiamente furono ispirate dai grandi avvenimenti della rivoluzione d'Ottobre, sono di estremo interesse perché mostrano il carattere autenticamente rivoluzionario della posizione dei comunisti sulla questione femminile, carattere che è stato seppellito dalla degenerazione stalinista. L'articolo procede nell'analizzare il ruolo del partito comunista italiano nel dopoguerra e nel momento in cui nuovamente esplode il femminismo in Italia negli anni '70. L'incapacità del Pci di cogliere la portata della questione femminile, il suo obiettivo conservatorismo su un tema centrale come quello del divorzio, apre un spazio importante ad un rifiorire di collettivi e gruppi di donne, prevalentemente studenteschi, ma che hanno anche una presenza operaia. È impossibile fare un'analisi dettagliata di tutti i gruppi di quel periodo, ci limitiamo nel testo ad analizzare le potenzialità e i limiti di quelli principali e in generale del femminismo."(Dall' introduzione)
"Il primo tenta di spiegare la posizione del marxismo sulla questione femminile, tratteggiando l'evoluzione della questione femminile in Italia a partire dall'inizio del secolo. Spesso si tace sul dibattito acceso su questo tema all'interno del partito socialista e in particolare i temi polemici sollevati dall'Ordine Nuovo di Gramsci e da Camilla Ravera. Quelle battaglie, che indubbiamente furono ispirate dai grandi avvenimenti della rivoluzione ...
More