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Documents Di Nunzio, Daniele 12 results

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14.02-63975

Brussels

"This report looks at the problems young people have getting a job in Italy, and the particularly poor employment and working conditions of those who do manage to get one. It is not a recent problem in Italy, but the crisis has made matters worse according to the figures collected by the report authors, researchers at the Italian Institute of Economic and Social Research (IRES). The participation rate of Italians aged 15-24 has fallen by 10% between 2000 and 2010, dropping to below 30% since 2008. This compares with an EU average for the same age group of more than 40%.
"The youngest workers have borne more of the brunt of the crisis even when in stable employment", note the authors. The jobs available to young people are all insecure: agency work, fixed-term contracts, too low-paid to achieve financial independence, etc. The report includes the findings from a survey of 1,000 workers aged 15 to 34, principally on their working conditions. The plight of younger workers is not one to be envied: higher work accident rates, unsocial hours, excessively fast work paces, low job discretion, etc. It comes as no surprise therefore to find that a third of Italy's youth would be willing to emigrate for a better life. While the problem cuts across all categories of young workers (graduates/unskilled, white/blue collar, etc.), young people from the lowest socioeconomic groups seem more permanently beset by insecurity than those from more well-to-do backgrounds."
"This report looks at the problems young people have getting a job in Italy, and the particularly poor employment and working conditions of those who do manage to get one. It is not a recent problem in Italy, but the crisis has made matters worse according to the figures collected by the report authors, researchers at the Italian Institute of Economic and Social Research (IRES). The participation rate of Italians aged 15-24 has fallen by 10% ...

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Cheltenham

"This timely book provides an innovative study of the profound changes and latest challenges facing the construction sector. It adopts a socio-technical approach to analyse not only the role of technological factors, but also that of actors and their social dialogue and industrial relations.
Digital Transitions and Innovation in Construction Value Chains investigates evolution within the construction sector relating to increased digitalization, including the growing use of smart devices and building information modeling (BIM) applications. Drawing on research from across Europe, chapters detail methodologies based on three main data sources: direct observation, documentary analysis and qualitative survey tools. Ultimately, they highlight the advantages and potential disadvantages of the role of social dialogue and collective bargaining for the democratic management of digitalization in the sector.
Academics and researchers within the fields of economics, innovation and construction management will find the methodologies and conclusions presented within this book to be of great benefit. Practitioners in the construction sector will also appreciate the insights offered."

This work is licensed under the terms of the Creative Commons Attribution 4.0 International License (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/).
"This timely book provides an innovative study of the profound changes and latest challenges facing the construction sector. It adopts a socio-technical approach to analyse not only the role of technological factors, but also that of actors and their social dialogue and industrial relations.
Digital Transitions and Innovation in Construction Value Chains investigates evolution within the construction sector relating to increased digitalization, ...

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14.02-65875

Roma

"Il volume presenta i risultati di un'indagine sui giovani lavoratori mettendo in evidenza i fattori di rischio per la loro salute. La ricerca dimostra che le nuove generazioni, oltre a confrontarsi con le scarse opportunità occupazionali, quando hanno un impiego affrontano condizioni molto difficili sia dal punto di vista fisico che psicologico. Così, troppo spesso, il lavoro non favorisce l'autonomia, l'emancipazione e la promozione sociale ma si traduce in infortuni, patologie e sofferenze, che caratterizzano in modo rilevante le esperienze giovanili.

Il rapporto tra il lavoro e la salute è affrontato da molteplici punti di vista: è descritta l'evoluzione del concetto di salute nel corso del Novecento e fino agli anni recenti; sono analizzati i dati delle statistiche nazionali ed è proposto un confronto internazionale delle politiche di prevenzione. La qualità della vita lavorativa è stata indagata in modo approfondito con un questionario somministrato a mille giovani lavoratori a livello nazionale.

La ricerca vuole fornire spunti di riflessione non solo per comprendere le specificità di una precisa classe generazionale, ma anche per valutare le tendenze dell'epoca contemporanea, che comportano nuove sfide per affermare la dignità dei lavoratori."
"Il volume presenta i risultati di un'indagine sui giovani lavoratori mettendo in evidenza i fattori di rischio per la loro salute. La ricerca dimostra che le nuove generazioni, oltre a confrontarsi con le scarse opportunità occupazionali, quando hanno un impiego affrontano condizioni molto difficili sia dal punto di vista fisico che psicologico. Così, troppo spesso, il lavoro non favorisce l'autonomia, l'emancipazione e la promozione sociale ma ...

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V

Quaderni Rassegna Sindacale - Lavori - vol. 16 n° 3 -

"L'articolo presenta i risultati di una ricerca sulle esperienze di innovazione sindacale promosse dalla Cgil in contesti caratterizzati dalla frammentazione del lavoro, dal lavoro disperso e precario. L'analisi prende in considerazione gli ostacoli, i limiti e i fattori che hanno favorito lo sviluppo di queste esperienze. In conclusione l'articolo presenta alcune riflessioni sull'impatto di queste esperienze sul modello organizzativo del sindacato, in particolare considerando il rapporto con la democrazia."
"L'articolo presenta i risultati di una ricerca sulle esperienze di innovazione sindacale promosse dalla Cgil in contesti caratterizzati dalla frammentazione del lavoro, dal lavoro disperso e precario. L'analisi prende in considerazione gli ostacoli, i limiti e i fattori che hanno favorito lo sviluppo di queste esperienze. In conclusione l'articolo presenta alcune riflessioni sull'impatto di queste esperienze sul modello organizzativo del ...

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Transfer. European Review of Labour and Research - vol. 22 n° 3 -

" Despite the interest in the use of new information and communication technologies (ICTs) by trade unions, little is known about how new ICTs have changed trade union protest. In a period of austerity, in which new groups – including labour-related ones – have shown impressive mobilization using social media, we focus on a cross-country approach, looking at the impact of trade union strikes and protest in the public sector. Our findings show that new ICTs are being used at all stages of strike action and union protests in general, but do not allow us to assert that unions have changed the way they act in a fundamental way."
" Despite the interest in the use of new information and communication technologies (ICTs) by trade unions, little is known about how new ICTs have changed trade union protest. In a period of austerity, in which new groups – including labour-related ones – have shown impressive mobilization using social media, we focus on a cross-country approach, looking at the impact of trade union strikes and protest in the public sector. Our findings show ...

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Quaderni Rassegna Sindacale - Lavori - vol. 16 n° 4 -

"Basandosi sui risultati di un progetto internazionale di ricerca, l'articolo esamina un'esperienza innovativa di contrattazione a livello aziendale sui temi dell'occupazione giovanile; in particolare i recenti accordi sottoscritti da Enel Spa e sindacati per una «staffetta generazionale» e un programma sperimentale di apprendistato con alternanza scuola-lavoro. L'analisi si concentra sulle logiche d'azione e le modalità operative degli attori coinvolti, nonché sul contesto che li ha agevolati; essa evidenzia i buoni risultati ottenuti, ma anche alcune importanti criticità."
"Basandosi sui risultati di un progetto internazionale di ricerca, l'articolo esamina un'esperienza innovativa di contrattazione a livello aziendale sui temi dell'occupazione giovanile; in particolare i recenti accordi sottoscritti da Enel Spa e sindacati per una «staffetta generazionale» e un programma sperimentale di apprendistato con alternanza scuola-lavoro. L'analisi si concentra sulle logiche d'azione e le modalità operative degli attori ...

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13.04.5-65723

Roma

"La salute, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale. Negli ultimi dieci anni le leggi e gli accordi tra le parti sociali hanno rafforzato gli obblighi per la tutela della salute dei lavoratori dando sempre maggiore importanza alla prevenzione dei rischi psicosociali. In particolare, il decreto legislativo 81/2008 impone a tutte le imprese l'obbligo di effettuare la valutazione del rischio stress correlato al lavoro, secondo quanto previsto dalle indicazioni della Commissione consultiva permanente. Questo tipo di rischio e i conseguenti danni sono infatti all'origine di molte malattie professionali, di molte disfunzioni organizzative e di vere e proprie patologie fisiche come quelle del sistema cardiovascolare. La prevenzione e l'adozione di misure correttive sono indispensabili per avere un lavoro più produttivo e di qualità, un migliore dispiegarsi delle relazioni industriali ed interpersonali, un maggiore benessere e soddisfazione per chi lavora e minori spese per il sistema sanitario nazionale e per l'INAIL. L'Associazione Bruno Trentin, per conto e con il supporto della CGIL nazionale e della FIOM CGIL, ha condotto una ricerca - di cui si presentano qui i risultati - per capire lo stato della valutazione del rischio stress nelle aziende metalmeccaniche in Italia."
"La salute, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale. Negli ultimi dieci anni le leggi e gli accordi tra le parti sociali hanno rafforzato gli obblighi per la tutela della salute dei lavoratori dando sempre maggiore importanza alla prevenzione dei rischi psicosociali. In particolare, il decreto legislativo 81/2008 impone a tutte le imprese l'obbligo di ...

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14.02-63975

Brussels

"Ce rapport traite des difficultés d'accès des jeunes au marché du travail en Italie, et des conditions d'emploi et de travail particulièrement défavorables pour ceux qui parviennent à décrocher un travail. Le problème n'est pas neuf en Italie mais la crise a encore aggravé la situation, d'après les chiffres collectés par les chercheurs de l'institut italien de recherche économique et sociale (IRES). Entre 2000 et 2010, le taux d'activité des 15-24 ans a chuté de 10%, passant depuis 2008 sous la barre des 30 %. À titre de comparaison, la moyenne de l'Union européenne pour la même catégorie d'âge est supérieure à 40%.
"Les plus jeunes ont davantage subi les effets négatifs de la crise, même en occupant une position de travail stable", constatent les auteurs. Les boulots proposés aux jeunes sont marqués du sceau de la précarité : intérim, contrats à durée déterminée, salaires trop bas pour accéder à l'indépendance financière, etc. Une partie du rapport présente les résultats d'une enquête menée auprès de 1.000 travailleurs âgés de 15 à 34 ans. Les questions portaient principalement sur leurs conditions de travail. La situation des travailleurs les plus jeunes est peu enviable : taux d'accident plus élevé, horaires atypiques, rythme de travail excessif, faible autonomie, etc. Dans ces conditions, il n'est pas surprenant d'apprendre qu'un jeune italien sur trois serait disposé à émigrer afin d'améliorer son existence. Si le phénomène touche toutes les catégories de jeunes travailleurs (universitaires/sans diplôme, cols blancs/cols bleus, etc.), les jeunes venant de milieux modestes semblent plus durablement confrontés à la précarité que les jeunes de milieux plus favorisés."
"Ce rapport traite des difficultés d'accès des jeunes au marché du travail en Italie, et des conditions d'emploi et de travail particulièrement défavorables pour ceux qui parviennent à décrocher un travail. Le problème n'est pas neuf en Italie mais la crise a encore aggravé la situation, d'après les chiffres collectés par les chercheurs de l'institut italien de recherche économique et sociale (IRES). Entre 2000 et 2010, le taux d'activité des ...

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HesaMag - n° 6 -

"One in five young workers in Italy works in retailing. Ten years of strong growth in this sector has given many young people a job. The downside is that most are casualised with few prospects and little task discretion; the work is both physically and psychologically draining, and accident risks are very high."

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HesaMag - n° 6 -

"En Italie, un jeune sur cinq travaille dans le commerce. La forte progression de ce secteur au cours des dix dernières années a permis à de nombreux jeunes de décrocher un emploi. Mais il y a un revers à la médaille : il s'agit le plus souvent de contrats précaires, offrant peu de perspectives d'évolution et très peu de marges de manoeuvre ; le travail y est lourd tant physiquement que psychologiquement, le risque d'accident est très élevé."

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